Lui è Frédéric Anton, e dallo scorso 20 luglio si trova davanti due sfide titaniche, la prima, oscurare con le sue creazioni gourmand quelle dello chef degli chef di Francia, tra i più celebri al mondo, Alain Ducasse, che lo ha preceduto, e la seconda, farsi conoscere dai 6 milioni di visitatori che ogni anno transitano dal monumento simbolo della capitale francese: la Tour Eiffel.
Al secondo piano della Dama di Ferro, a 125 metri di altezza, ha riaperto i battenti Le Jules Verne (restaurants-toureiffel.com/fr/restaurant-jules-verne.html), e l’avventura insita nel nome del ristorante (che è un omaggio al grande romanziere francese omonimo), riguarda non solo il passaggio di conduzione stellata da Ducasse (al timone per dieci anni), ad Anton (che lo sarà per altri dieci), ma il restyling totale degli ambienti affidato all’interior design Aline Asmar d’Amman (cultureinarchitecture.com), con una successione di tre sale (più due spazi aggiuntivi), con l’incomparabile vista rispettivamente su Champ-de-Mars, Quai Branly e Trocadéro.
Lo chef Frédéric Anton (tre stelle Michelin al ristorante parigino Le Pré Catelan), punta sui prodotti nobili del territorio francese (come granchio, tartufo, scampi, pollame di fattoria), disegnando nel piatto grafismi che rimandano agli ingranaggi della Tour Eiffel. Un ascensore privato porta direttamente al ristorante, dove a pranzo, la proposta è un menu unico di tre portate (105 euro a persona), mentre a cena si può scegliere tra un menu da cinque o sette portate (rispettivamente da 190 e 230 euro). «Essere in grado di esprimersi sul monumento più iconico di Francia è un’esperienza unica nella vita di uno chef!», ha dichiarato Anton. E come dargli torto!